Perché le diete falliscono? Parte 3

Voglio raccontarti una storia…


Era una mattina come tutte le altre e Maria, come di consueto era in piedi ancor prima che la sua sveglia suonasse.

Come ogni giorno le cose da fare erano infinite.

Maria doveva correre da una stanza all’altra, stendere i panni, preparare la merenda per i bambini, mettere in ordine e correre in bagno a prepararsi prima che il resto della ciurma aprisse gli occhi.

Maria, sotto la doccia, non pensa a rilassarsi ma cerca di programmare la sua giornata cercando di incastrare al meglio tutti i suoi impegni.

Lei sa che anche oggi ha i minuti contati dunque oltre a programmare la sua giornata nei minimi dettagli, deve anche organizzare i pasti.

Cosa preparo oggi per pranzo? Questa domanda affligge Maria già di primo mattino!!!

Maria è una persone comune, una mamma super impegnata che cerca di prendersi cura della sua famiglia al meglio.

Maria è una donna che ha deciso di mettersi a dieta per perdere quei famosi  “chili di troppo”.

Lei ha provato più volte a perdere peso ma, come succede spesso, gli impegni, il lavoro,  il poco tempo l’hanno costretta a mollare.

Maria approda nel mio studio circa due mesi fa. Si vede subito che è una persona determinata ma ha comunque paura che ancora una volta il suo tentativo di perdere peso possa fallire.

Quando le chiedo: “Maria, cosa ti ha portato ad abbandonare le vecchie diete che hai seguito” lei mi risponde: “Io ho sempre i minuti contati e il fatto di dover pesare e preparare le mie dosi a parte mi rende difficoltoso seguire la dieta ; lo so! è un gesto semplice ma mi pesa farlo”

“Maria quindi tu hai abbandonato la dieta perché non riuscivi a pesare le quantità di quello che dovevi mangiare?”

“No, non solo non riuscivo, ma mi seccava proprio farlo.”

L’ora di pranzo è sempre un po’ complicata a casa mia: i bimbi vogliono mangiare perché hanno fame, mio marito che torna a casa e ha poco tempo perché deve correre subito a lavoro e anch’io alcuni giorni in cui il pomeriggio devo ritornare a lavoro cerco il più possibile di seguire la dieta ma pesare e poi preparare quella quantità a parte mi viene davvero difficile”

Quante volte ti sei trovata nella stessa situazione di Maria?

Quante volte hai avuto anche tu la stessa difficoltà di Maria?

Quante volte le diete falliscono perché “ti pesa” dover per forza preparare “a parte” le tue cose o hai poco tempo per farlo?

Tante!

Anzi ti dirò di più…

Non solo questo è uno dei principali motivi che spingono le persone ad abbandonare la dieta, ma spesso andando ad occhio si fanno ancora più danni.

Infatti potrebbe capitare che, anche se ti sai regolare e “ad occhio” e riesci a individuare (più o meno) la quantità di pasta, pane, riso, olio, ecc… che devi consumare non sarà mai una stima precisa.

Quindi se dopo una iniziale discesa la bilancia si è un po’ fermata e il peso è in stallo pensa probabilmente la causa potrebbe essere questa.

Purtroppo la quantità degli alimenti riportata su un piano alimentare è importantissima.

Consumare la giusta quantità di pasta, carne, pane, olio, ecc… serve per avere una stima precisa di quante calorie si introducono al giorno ed è essenziale per raggiungere un buon risultato e per perdere peso.

La dieta però è molto di più di una semplice pesata! La dieta è anche mangiare sano, seguire una giusta rotazione degli alimenti e dei nutrienti, ecc…

La dieta è condivisione, quindi perché non sfrutti il tuo piano alimentare per far mangiare sano tutta la famiglia.

Pensa a tutti i vantaggi che potresti avere:

  • Non devi scervellarti già di primo mattino per rispondere a quella fatidica domanda: “Cosa cucino oggi?”
  • Mangerete tutti la stessa cosa, così che non dovrai sforzarti anche di resistere alle tentazioni!
  • Tutta la tua famiglia inizierà a mangiare sano e “pulito” cioè senza prodotti industriali pieni di conservanti (almeno nelle mie diete è così) e magari potrà riscoprire alimenti che non consumava da tempo (come spesso accade per i legumi o le uova) o assaggiarne di nuovi ;
  • Inoltre questo può essere il giusto modo per spronare i bambini ad assaggiare alimenti nuovi, o cibi che si rifiutano di mangiare. Infatti a volte basta vedere che gli altri mangiano quel determinato alimento per far si che un bambino si convinca ad assaggiarlo.

Ma per le quantità riportate sulla dieta come si fa?

Potresti pesare i tuoi alimenti dopo la cottura, ma con la dovuta standardizzazione.

Ad es. si stima che 100 g di pasta di semola diventano 200 g dopo la cottura.

Le variazioni di peso che gli alimenti subiscono con la cottura sono dovute appunto ad una variazione nel contenuto di acqua e dipendono sia dalla matrice alimentare che dalle modalità e dal tempo di cottura dei cibi.

Quindi se tu cuoci sempre la stessa pasta, con la stessa modalità e lo stesso tempo il gioco è fatto!

Quello che consiglio di solito ai miei pazienti è di pesare le dosi degli alimenti riportati sul loro piano alimentare a crudo solo la prima settimana e di appuntare sul piano stesso il peso equivalente dopo cotto.

Ad es.

  • 60 g di pasta di semola cruda = Xg di pasta di semola cotta; (per la pasta potresti anche contarla, ad es. 60 g di pasta corrispondono a 50 penne, 52 rigatoni, 60 spaghetti)
  • 150 g di petto di pollo crudo = X g di petto di pollo cotto
  • 30 g di ceci secchi = X g di ceci cotti

In questo modo puoi aggirare il problema di dover preparare i tuoi piatti “a parte” e puoi condividere la tua dieta con il resto della famiglia così che tutti possano trarne beneficio.

Come già altre volte ho spiegato la dieta non serve solo a te per perdere peso ma può essere l’occasione di mangiare sano anche per il resto della famiglia.

Si perché anche solo seguendo la rotazione settimanale degli alimenti riportata sul tuo piano alimentare, chi siede alla tua tavola riuscirà a mangiare ogni giorno un alimento diverso così da assicurarsi tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

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Pesare gli alimenti nelle diete è una gran rottura, ne sono consapevole, ma come ti ho già detto la quantità di quello che mangi rappresenta il tuo introito calorico ed è importantissimo riuscire a stimarlo con precisione.

Io pero che, prima di essere Nutrizionista sono un essere umano, un comune mortale che ha fatto come te tante diete e a lottato per arrivare a raggiungere un peso (meglio dire una composizione corporea) adeguata nel tempo ho sperimentato alcuni trucchetti che, oltre a condividere con Maria (la mia paziente di cui ti ho parlato) voglio condividere anche con te.

Sarò sincera… non sono il tipo da bilancia.

Non mi piace pesarmi e non mi piace pesare le cose, soprattutto gli alimenti e soprattutto se ho poco tempo.

Immagina che, quando decido di fare un dolce, cerco ricette in cui gli ingredienti vengono dosati con un bicchiere o con il vasetto dello yogurt o con il cucchiaio, proprio per non dover pesare!

In realtà anche con la dieta è possibile farlo (in parte) ma facendo molta attenzione.

Per alcuni alimenti è possibile ad esempio utilizzare delle unità standard come un bicchiere per dosarli.

Ad esempio per il riso e per i legumi io utilizzo un bicchiere come dosatore.

Ho segnato con un pennarello indelebile fin dove devo riempirlo per raggiungere quei grammi e almeno per questi alimenti non utilizzo la bilancia.

Questo però vale se utilizzi sempre lo stesso riso e gli stessi legumi e se il tempo di cottura è sempre lo stesso.  Inoltre la quantità di riso e di legumi che dosi con il bicchiere deve essere ben sgocciolata altrimenti la quantità di liquido che ti porti dietro potrebbe far variare la dose di volta in volta.

Per la pasta invece trovo che contarla sia l’alternativa più comoda al peso mentre per l’olio uso un cucchiaino da tè dove passo sopra un coltello per togliere gli eccessi.

Se uno dei motivi che ti ha spinto ad abbandonare le diete precedenti è stato proprio il fatto di dover preparare i tuoi piatti “a parte”, o se vorresti metterti a dieta ma il solo pensiero di dover ogni giorno pesare a crudo gli alimenti e successivamente cuocerlo a parte dal resto ti angoscia forse questi piccoli consigli che ti ho appena dato potranno alleggerirti un po’ le cose.

Se l’argomento ti ha interessato puoi consultare la tabella che trovi a questo link  https://www.alimentinutrizione.it/presentazione-dati, in cui vengono riportate per 100 g di alimento crudo,  il peso corrispondente dopo la cottura.