Ipoglicemia Reattiva: di cosa si tratta

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Si parla in genere di ipoglicemia quando i valori di glucosio nel sangue scendono al di sotto dei valori considerati normali. Nei soggetti non affetti da diabete o altre alterazioni del metabolismo degli zuccheri la glicemia a digiuno, è generalmente compresa tra 60-99 mg/dl.

Si parla quindi di ipoglicemia quando la concentrazione di zuccheri (glucosio) nel sangue scende al di sotto di 60 mg/dl.

Questa condizione è caratterizzata da sintomi come tremore, palpitazioni, sudorazione, fame intensa, sonnolenza, fino ad arrivare anche allo svenimento.

L’ipoglicemia è una condizione che si verifica in genere nei soggetti diabetici, a causa dell’errata assunzione di farmaci antidiabetici orali o dell’insulina o in seguito a un digiuno che si protrae per diverse ore.

Nel soggetto sano invece, l’organismo riesce a evitare condizioni di ipoglicemia severa, modulando il rilascio di ormoni o stimolando il senso di fame.

Una condizione di ipoglicemia infatti stimola il soggetto alla ricerca di cibo, preferibilmente zuccheri, che in breve tempo ripristinano i valori della glicemia.

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L’ipoglicemia reattiva è una particolare forma di ipoglicemia, detta anche postprandiale, che si verifica tipicamente dopo i pasti, soprattutto quando questi sono abbondanti in zuccheri semplici.

Non è raro infatti avvertire tremori, capogiri, sonnolenza o sensazione di svenimento dopo una colazione troppo abbondante in zuccheri; Il classico calo di zuccheri che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha avvertito!

L’ipoglicemia reattiva può verificarsi però anche dopo pranzo o cena se questi sono altrettanto ricchi in carboidrati semplici.

La mucosa intestinale infatti assorbe gli zuccheri del pasto, li riversa velocemente nel sangue inducendo un massivo rilascio di insulina che indirizzerà il glucosio verso le cellule, provocando così una rapida diminuzione delle sue concentrazioni.

La riduzione dei livelli di glucosio nel sangue è un potente stimolo per la ricerca di cibo, ecco perché scongiurare brusche impennate della glicemia bilanciando correttamente ogni pasto (spuntini compresi) è il miglior modo per tenere a bada gli attacchi di fame.

Esiste dunque un modo semplice per evitare la comparsa di picchi glicemici e ipoglicemie reattive?

Certo che esiste e si chiama dieta sana!

  • Limitare il consumo di alimenti e bevande ricchi di zuccheri semplici
  • Bilanciare i pasti inserendo anche nutrienti come proteine e grassi
  • Svolgere attività fisica regolare

Sono le cose più facili che puoi iniziare a fare fin da subito.

Inoltre ricorda che avere un buon controllo della glicemia è utile come ho ribadito più volte per evitare attacchi di fame incontrollati e quindi aumento di peso.

Nella pratica quotidiana sembra difficile riuscire a soddisfare i tre punti appena visti ma ti assicuro che con i consigli che sto per darti tutto diventerà molto semplice.

La prima cosa che devi fare è limitare assolutamente il consumo di alimenti e bevande ricchi di zuccheri semplici.

Soprattutto per quanto riguarda le BEVANDE fai molta attenzione.

Gli zuccheri o i dolcificanti in grado di stimolare ugualmente la risposta insulinica presenti in questi prodotti sono infiniti. Indicati spesso con nomi differenti dallo zucchero proprio per farti credere che non ci siano ma in realtà ci sono e come!

Non devi far altro che limitarli gradualmente. Non cercare surrogati dello zucchero o sostituti vari.

Devi pian piano “disintossicarti” dai sapori estremamente dolci (di questo ne ho parlato in modo approfondito in questo articolo: https://www.antonelladimaruggiano.com/resettare-i-tuoi-gusti-ti-aiuta-a-seguire-meglio-la-dieta) se desideri avere un buon controllo della glicemia.

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E’ importante quello che bevi, allo stesso modo di quello che mangi.

Guarda la foto di fianco

Hai capito quanto zucchero BEVI con questi prodotti?

Hai capito quante volte stimoli l’insulina ogni giorno consumando queste bevande?

Questo non significa che devi bandirle dalla tua alimentazione per sempre, ma è consigliato consumarle raramente, durante le uscite con gli amici o quando non puoi farne a meno.

Per quanto riguarda il consumo di alimenti ricchi di zuccheri non basterebbero 10 pagine per parlare di questo argomento.

Quello che devi sapere è che con il termine “zuccheri  o zuccheri semplici” non si indica solo lo zucchero da cucina, ma tutti gli zuccheri in generale e se volessi fare un elenco preciso di tutti gli alimenti che ne contengono, non finirei mai.

Trovi zuccheri nello frutta, nello yogurt, in moltissimi prodotti già pronti, in surrogati della carne come salumi e affettati, nelle salse e nei condimenti, ecc… ecco perché è importantissimo leggere le etichette e in particolare la sezione “INGREDIENTI” dei prodotti che acquisti. Sono sicurissima che questo ti aiuterà in modo veloce e del tutto automatico a evitare l’acquisto e quindi il consumo di alimenti ricchi di zuccheri.  

Per quanto riguarda invece il secondo punto è importante che i tuoi piatti non siano glicemicamente sbilanciati ma costruiti in modo da favorire un graduale assorbimento degli zuccheri e dunque uno stimolo blando della glicemia.

Eccoti alcuni piccoli esempi.

Ami la colazione dolce e non riesci ad immaginare una valida alternativa alle classiche fette biscottate con marmellata?

Bene, sappi che basterà sostituire le fette biscottate con del buon pane fresco 100% integrale o di segale o altri cereali integrali, la marmellata classica con una biologica senza zuccheri aggiunti e abbinare delle noci o qualche cucchiaio di yogurt bianco intero per rendere la colazione più bilanciata.


Se invece hai la fissa per i biscotti, scegli una marca buona che non abbia una lista di ingredienti molto lunga, spezzettane un paio in un vasetto di yogurt bianco intero e aggiungi del cioccolato a pezzetti, della frutta secca o un cucchiaino di crema 100% pistacchi o arachidi.

Visto come tutto è molto più che semplice?

La stessa cosa vale per gli altri pasti.

Per il pranzo invece del solito piatto abbondante di pasta e pomodoro risulta sicuramente molto più bilanciata la pasta con una buona porzione di ragù di carne o di pesce, oppure con i legumi. Ancor meglio se al posto della pasta utilizzi dei cereali in chicco come  del riso rosso/nero o integrale, del farro o della quinoa.

La cena è ancora più semplice.

Ti basterà abbinare un secondo di carne, pesce o delle uova (troppo spesso erroneamente eliminate dall’alimentazione) ad un buon contorno di verdure, del pane integrale tostato o delle patate ed il gioco è fatto.

Certo per quanto riguarda il dimagrimento la quantità gioca un ruolo fondamentale, ma ti garantisco che un pasto ben bilanciato è un pasto che ti assicura sazietà ed un miglior controllo glicemico.

In ultimo, ma non per importanza, svolgere un’attività fisica regolare è importante tanto quanto la dieta.

Lo so, sicuramente i tuoi mille impegni ti impediscono di praticare uno sport, andare in palestra o fare passeggiate, ma non ci sono impegni che tengano se si tratta di salute.