I grassi: impariamo a conoscerli (seconda parte)

Continuiamo il discorso GRASSI…

Ricordate la suddivisione che abbiamo fatto la volta scorsa?

Noooo?

Allora abbiamo detto che in base alla loro struttura chimica i grassi vengono suddivisi in:

  • Grassi saturi
  • Grassi monoinsaturi
  • Grassi polinsaturi

Abbiamo visto  per primi i grassi saturi e abbiamo visto che non è assolutamente vero che non tutti i grassi saturi fanno male come si pensava ma anzi, alcuni di essi, sono dei toccasana per il nostro intestino soprattutto quelli a catene corta e media.

Oggi invece vedremo quali sono i grassi monoinsaturi  e polinsaturi…

Quindi iniziamo, come sempre, dai primi…

I GRASSI MONOINSATURI sono senz’altro i più famosi proprio per le loro proprietà salutari; noto è infatti la capacità di questi grassi di mantenere livelli ottimali di colesterolo LDL e HDL riducendo così il rischio di sviluppare malattie cardiovascolare.

Il più famoso è sicuramente l’acido oleico presente soprattutto nell’olio d’oliva ma anche nelle mandorle, nocciole, noci, nei loro oli, nell’avocado,ecc…

I grassi POLINSATURI invece sono diventati famosi negli ultimi decenni…

Hai mai sentito parlare di omega-6 e omega-3?

Questi sono grassi importantissimi per il nostro organismo e soprattutto, negli anni si è visto come importantissimo è il giusto equilibrio tra i due.

Innanzitutto questi grassi devono essere necessariamente introdotti con la dieta perché il nostro organismo non è in grado di produrli e inoltre, a partire da questi grassi il nostro organismo sintetizza molecole importantissime dette prostaglandine, trombassani e leucotrieni , coinvolte in processi infiammatori (sia pro-infiammatori che anti-infiammatori ), ormonali, ecc.

Tra le fonti di omega-3 vi sono i pesci, ma anche alghe, krill,i semi di lino, noci, ecc… (approfondiremo le fonti in un altro post)

Tra le fonti di omega-6 invece, forse quelle più comuni sono l’olio di semi di girasole e di mais, quindi i biscotti e le merendine che mangi ogni giorno.

Numerose ricerche hanno infatti evidenziato che la dieta occidentale risulta essere ricca di prodotti confezionati (leggi le etichette e vedi che sto dicendo la verità) strapieni di questi oli e dunque di omega-6  nonché povera di pesce e altri fonti di omega-3 il che porta ad uno sbilanciamento del rapporto omega-6 omega-3.

La ricerca ha da anni evidenziato che il GIUSTO apporto di omega-3 è importantissimo per il tuo organismo perché essi sono considerati utili nel trattamento e nella prevenzione di numerose malattie.

Questo non significa però che devi assumere 10 compresse di omega-3, anche perché integratori di questi grassi ne esistono tantissimi e non tutti utilissimi, quindi è importante sceglierne uno di buona qualità  (ma su questo ci ritorneremo).

Quello che puoi fare invece nell’immediatezza è iniziare a consumare più spesso il pesce azzurro di piccola taglia(i pesci di grandi dimensioni sono purtroppo più ricchi di agenti inquinanti e metalli pesanti), e altre fonti di omega-3,  ma soprattutto ridurre le fonti di omega-6.

Questo è uno dei tanti validi motivi per mettere nel tuo piatto più “cibo vero” e meno “ cibo trasformato”.

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In ultimo parliamo un po’ dei grassi cosiddetti “CATTIVI”.

In realtà in natura non esistono veri e propri grassi cattivi, ma è sempre la dose che fa il veleno.

Dalle lavorazioni industriali però spesso si formano i GRASSI TRANS che si è visto possono essere dannosi per l’organismo.

Questi sono spesso derivati da processi di idrogenazione o quando il grasso viene sottoposto ad alte temperature.

Un tipico esempio sono le margarine e dunque fonti ricchi di questi grassi dannosi sono, ancora una volta, biscotti, merendine e tantissimi prodotti industriali.

Ancora un motivo in più per mettere nel tuo piatto “cibo vero” e non “cibo trasformato”